In seguito al recupero edilizio di un vecchio convento situato a Vittorio Veneto (TV) che…
Il restauro perfetto
La natura dell’artigiano unita la passione e la vocazione per il lavoro ci portano a dover sempre considerare il valore di un oggetto d’epoca. Abili mani coadiuvate dall’esperienza, sono in grado di riportare luce a splendide opere del passato trasformandole in esemplari restauri conservativi.
Nella prima fase di un restauro vengono identificati oggetti e materiali da adottare per il recupero del mobile antico; infatti è necessario individuare il trattamento superficiale o decorativo subito in precedenza, ignorare questa fase può indurre ad errori irreparabili durante il processo di restauro.
È importante saper adottare materiali naturali (pasta di fecola, resine, gomma, adesivi proteinici, colla di albumina o di pesce, cera o grassi) che interagiscono in maniera ottimale con il mobile antico a differenza di materiali modificati, artificiali o sintetici più facilmente recuperabili in commercio.
Nella seconda fase bisogna capire e riconoscere il legno nelle sue essenze, come intervenire qualora la parte danneggiata o deteriorata abbia la necessita di essere sostituita. È sempre opportuno verificare se il danno derivi da vetustà o sia ambientale. Consolidante, colle, stucchi, sverniciatori, mordenti, olii sono prodotti che in falegnameria non possono mancare.
La perfezione nella costruzione dei mobili di un tempo ci ha svelato le tecniche ed sistemi da adottare. È necessario sapere che ogni periodo storico privilegiava essenze legnose ed incastri differenti: intaglio a testa o a mezzo legno, incastro con dente e canale, battuta mezzo spessore, incastro a calettatura, incastro con linguetta riportata, inserti a coda di rondine.
Il restauratore deve conoscere le arti degli ebanisti e degli intarsiatori, per comporre e recuperare decorazioni, mosaici o disegni veri e propri, utilizzando esclusivamente il legno, in svariate qualità più o meno pregiate.
Non va dimenticato che il bravo restauratore deve conoscere l’intaglio e le tecniche per poterlo realizzare. La falegnameria oltre a morsetti, seghe, martelli in ferro o legno, utensili per alesatura, barenatura, rullatura, deve essere sicuramente dotata di scalpelli, sgorbie e pialle ben affilate e riposte in ordine per poter impadronirsene quando è necessario.
Avrete sicuramente compreso che stiamo affrontando un argomento così complesso da non poterlo risolvere così brevemente! Vi attendiamo motivo presso il nostro showroom dove Vi sarà più facile comprendere e toccare con mano i capolavori di un tempo che siamo stati in grado di recuperare.
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